
CAPATECT ACCENTO-SPACHTEL: L’ACCENTO SUL CAPPOTTO DI DESIGN
Capatect Accento è una soluzione di finitura che, applicata sui rivestimenti a spessore specifici per il cappotto termico, permette di creare superfici moderne.
In questo articolo Lorenzo Tedeschi – Business Development Manager & Innovation Ambassador di DAW Italia, ci spiega quanto siano importanti queste tecnologie per evidenziare il design architettonico degli edifici esistenti in chiave contemporanea, pur garantendo le prestazioni e l’affidabilità del cappotto. Quando vediamo un edificio moderno con superfici, che rispecchiano la luce del cielo sopra la città di Milano l’emozione ci pervade. Quando capiamo che si tratta della sofisticata tecnologia dell’isolamento a cappotto si aggiunge la sorpresa. Per noi che siamo nati in mezzo a questa tecnologia e che siamo cresciuti con lei, c’è la consapevolezza dell’incredibile cammino percorso e che è un percorso di liberazione. Il cappotto termico nasce infatti come soluzione ideale per isolare edifici il cui involucro è realizzato con materiali integrati come il calcestruzzo e il laterizio o per proteggere le strutture in legno da sbalzi termici e umidità. Il cappotto è nato, perlomeno a livello industriale, in Germania negli anni 50 ed è approdato in Italia agli inizi degli anni settanta grazie ad alcuni pionieri visionari. All’inizio e per molti anni è stato necessario difendere questa tecnologia dall’improvvisazione e anche dalla diffidenza di un mondo, quello dell’edilizia, particolarmente tradizionalista. Oggi cos’è un sistema a cappotto e come deve essere realizzato è una norma anche nel nostro paese. Caparol mette a disposizione dei progettisti l’esperienza e le soluzioni tecnologiche più performanti frutto di anni di lavoro e di ricerca. I componenti, i materiali di cui si compone il kit del cappotto sono sottoposti a stress importanti, che hanno imposto limiti nelle tipologie di finitura e di colorazione, che oggi si possono superare grazie a nuove formulazioni.
Liberazione dunque dai muri freddi e dai ponti termici, ma liberazione anche nella creatività e questo è il risultato di anni di lavoro, di ricerca e, soprattutto, di milioni e milioni di metri quadrati di cappotto applicati.